COLLEGAMENTO TRA LA GROTTA DI CIMA PARADISO E LA GROTTA SCHIAPARELLI – Ora un complesso di -710 metri
Il percorso della nota grotta di Cima Paradiso terminava alla Sala degli Angeli, una grossa sala di crollo. In questa sala numerosi sono stati i tentativi di studio esplorativo per il proseguimento della grotta da parte dei Gruppi Grotte locali, senza ottenere però risultati. In quest’ultimo quinquennio, individuata in una tra le tante fessure presenti,la più probabile ad una possibile prosecuzione, con cocciutaggine, si è incominciato a scavare seguendo un appena percettibile giro d’aria. Ad ogni spedizione nuovi metri di grotta, ma praticamente “artificiali”. Raggiunti circa 10 metri di sviluppo orizzontali, finalmente nella giornata del 24 Maggio 2009, con la collaborazione del Gruppo grotte Saronno, sulla volta dello stretto cunicolo scavato è stata intercettata una nuova sala con le dimensioni di circa 4 metri per 4 per 3 metri di altezza. Questa nuova sala è stata battezzata:Sala dei Demoni. Nella sala dei Demoni, sul pavimento è presente,tra massi di crollo, una fessura drenante che ci ha impedito al momento di proseguire. Abbiamo concentrato quindi i lavori di prosecuzione in questa fessura, ma dopo ripetute giornate di lavoro estraendo sassi, l’instabilità del buco scavato in massi di frana ci faceva rischiare di rimanere sepolti mentre si lavorava e quindi si è pensato di trovare altre soluzioni. I lavori di scavo sono stati spostati quindi poco prima dell’ingresso della Sala dei Demoni e seguendo una frattura a pavimento scavando quasi verticalmente abbiamo aperto altri 7 metri di nuova galleria ma nulla di fatto. Nel frattempo, recenti scoperte di nuove gallerie presso la grotta Shiaparelli da parte del Gruppo Grotte Valceresio, hanno avvicinato di molto le due grotte, infatti dopo aver effettuato delle prove con delle radio trasmittenti e con gli Arva, è stato constatato che questa nuova galleria e il soffitto della Sala degli Angeli risultavano essere una sopra all’altra. Abbiamo allora effettuato anche delle prove con traccianti aeriformi (incenso) ed hanno dato esito positivo alla Sala dei Demoni non capendo però esattamente da quale fessura ma sicuramente in prossimità del soffitto. I lavori procedono e in Schiaparelli si avanza guadagnando metri fino al giungere di una zona molto stretta, bagnata e ricca di argilla che mettono a dura prova i volontari agli scavi. Nella sala dei Demoni invece, i lavori di scavo sembrano essere meno difficoltosi e nella giornata di domenica 10 luglio 2011, forzando con un levarino,un piccolo buchetto in parete,a sorpresa si è aperta in modo facile una nuova galleria risalente. In questa nuova galleria abbiamo potuto esplorare una quindicina di metri di grotta intercettando una sala camino larga circa 3 metri, lunga 6-7m. e alta 5-6m. In questo camino (denominato poi in Camino della Speranza) vi è una sorta di quadrivio (incrocio), due fessure laterali strette di cui 1 lavorabile e 2 gallerie sovrapposte risalenti. Nella galleria più bassa (la principale), la visione è ottima e ci fa ben sperare nella possibilità di esplorazione ed aggiunta di nuovi metri di grotta. La direzione però sembra non centrare nulla con il discorso congiunzione ed infatti in una successiva giornata mentre si tentava di proseguire verso l’alto è stato constatato che dalla fessura laterale sinistra presente al Camino della Speranza fuoriusciva una maggiore e persistente corrente d’aria. La fessura si rilevava molto stretta ma per curiosità si è incominciato a disostruirla e man mano veniva tolto materiale diventava sempre più interessante. Effettuato un rilievo topografico, il sospetto che quella fosse la via giusta ci ha tolto tutti i dubbi. Anche il Gruppo Grotte Valceresio effettuava un nuovo rilievo topografico, topografando però entrambe le due grotte con un nuovo strumento digitale ed annunciano che dal loro rilevamento dovrebbero mancare solamente 6-7 metri. Siamo a novembre ed i lavori si concentrano sopratutto quando anche a voce ci si riesce a comunicare tra una grotta e l’altra. I pertugi sono però molto stretti, ma si percepisce che è questione di poco. Domenica 4 dicembre, tornati ai lavori, da cima Paradiso scavavo togliendo massi e argilla e la fessura davanti a noi sembrava aprirsi, anche il flusso d’aria e le voci dei compagni in Schiaparelli si sentivano più nitide, ma stranamente non si riusciva a percepire le loro luci dei caschi. La giornata svolgeva al termine e dalla Schiaparelli ci annunciavano di essere stanchi e stremati e che quindi uscivano dalla grotta. Invitavo loro a restare poichè scavando vedevo avanti me la grotta allargarsi. Finalmente con il leverino riuscivo a forzare e staccare un grosso masso e infatti vedevo davanti a me una piccola saletta ignota. Faccio quindi un primo tentativo per entrare ma il passaggio è ancora troppo stretto. Scavo quindi sul pavimento e,asportato un pò di materiale,ritento il passaggio, sono dentro, in effetti è una piccola saletta (denominata poi in Saletta della Svolta). Di fronte a me è presente una fessura attiva con dello stillicidio che cade a cascata dentro una piccola pozza. Sul lato sinistro invece, a pavimento vi è presente un buco a forma di imbuto dove la pozza drena la sua acqua. Ma la gioia più grande è vedere che da questo buco fuoriesce una bacchetta di bambù che saggiamente i nostri compagni ormai sulla strada di ritorno della Schiaparelli avevano lasciato. Ormai era fatta. Nella domenica successiva i lavori di allargamento venivano svolti comunicando visivamente ma pur mancando solamente 3-4 metri la galleria risultava ostica e molto stretta. A fine giornata si è riusciti solo a scambiarsi dei dolcetti e a passarsi delle sigarette. Domenica 18 Dicembre, il passaggio risultava essere questione di poche ore di lavoro ed infatti attorno alle ore 13,00 circa avveniva il passaggio di persona attraverso la congiunzione. Il complesso di Cima Paradiso – Schiaparelli – Via col Vento raggiunge ora il massimo dislivello di -710 con 9 Km. di gallerie. L’importanza della congiunzione oltre a fini statistici, è quello di poter monitorare i reticoli percorsi dalle acque sotterraneo ed avvalorarne grazie alla complessità la propria salvaguardia. Il monte di Campo Dei Fiori é il “nostro polmone d’acqua” acqua che noi attingiamo e beviamo dalle risorgenze a valle. Sappiamo dagli studi effettuati tramite traccianti aeriformi e dai rilievi topografici essere prossime alla congiunzione Via Col Vento – Frassino ma anche altre grotte situate nelle zone limitrofe. Con le nuove tecnologie di rilevamento digitale si possono effettuare dei rilievi e delle sovrapposizioni molto più precise e dettagliate che ci aiutano parecchio nelle ricerche dandoci la possibilità di studiare a tavolino dove andare ad effettuare scavi e ricerche. Questo lavoro di ricerca è stato svolto da parte di tutti i gruppi grotte locali; Gallarate, Saronno, Valceresio e Varese ma anche quello di Laveno, Carnago, Varallo, Gorla ed altri che saltuariamente ci hanno dato una mano.